Logo

Prof. Giovanni Nigro

specialista citomegalovirus

Introduzione

Prof. Giovanni Nigro è un Pediatra specializzato in Malattie Infettive, Pediatria e Gastroenterologia, che ha acquisito un’ampia e approfondita conoscenza sulle infezioni virali, sia dei bambini che degli adulti, grazie ad un percorso clinico-scientifico che ha incluso 35 anni nell’Università Sapienza di Roma (10 anni di attività nella Clinica delle Malattie Infettive, 25 anni nella Clinica Pediatrica con contemporanea attività nel laboratorio di Virologia, in reparto, ambulatorio, Pronto Soccorso e, per circa 10 anni in Day Hospital Immunologico), 17 anni da consulente infettivologo in Clinica Ostetrica e Ginecologica per le infezioni in gravidanza, soprattutto da citomegalovirus (CMV).

Nel 1988 ha iniziato a trattare i bambini affetti da CMV sintomatico con ganciclovir endovena e nel 1991 anche con foscarnet endovena. Per quanto i risultati fossero incoraggianti, fu presto evidente che il trattamento doveva essere protratto a lungo, in quanto il CMV si riattivava subito dopo la sospensione del farmaco. Questo fu possibile solo dopo la commercializzazione del ganciclovir orale e, subito dopo, del valganciclovir. 

Tuttavia, poiché alcuni danni gravi (es. malformazioni cerebrali, sordità) avvengono all’inizio della gravidanza e sono irreversibili con la terapia effettuata dopo la nascita, nel 1989 GN ha iniziato a seguire le gestanti con infezione da CMV nell’Istituto di Clinica Ostetrica prima per effettuare solo una diagnosi prenatale dell’infezione, quindi dal 1996 con somministrazioni di immunoglobuline iperimmuni.

Lo studio prospettico multi-centrico, non randomizzato ma controllato (pazienti con amniocentesi positive ma senza danni fetali o che rifiutavano di essere esaminate con l’amniocentesi) aveva 2 obiettivi:

1) riduzione della trasmissione materno-fetale nelle gestanti che non avevano ancora effettuato o rifiutavano l’amniocentesi

2) riduzione degli effetti lesivi dell’infezione fetale nelle gestanti con amniocentesi positiva

I risultati furono pubblicati nel 2005 nel New England Journal of Medicine (NEJM). Altri studi sono seguiti, da parte del Prof. Giovanni Nigro e di altri, ed hanno confermato gli effetti favorevoli delle immunoglobuline CMV-specifiche senza effetti collaterali, a parte due studi (NEJM 2014 e 2021), che hanno riportato una riduzione non significativa della trasmissione e la possibilità di parto pretermine. Tali effetti sono stati ampiamente contraddetti da studi sull’azione infiammatoria esplicata dal CMV sulla placenta e da vari studi clinici oltre che studi randomizzati su animali.

Tuttavia, dopo circa 70 anni dalla scoperta del CMV congenito, 32 anni dall’inizio della terapia antivirale, e 25 anni dall’introduzione dell’immunoterapia (anticorpi anti-CMV e altri con effetti immunomodulanti), molte madri e molti bambini soffrono, talora per tutta la vita, a causa del mancato accordo tra gli esperti del CMV soprattutto sulla necessità di inserire lo screening degli anticorpi anti-CMV negli esami da effettuare in gravidanza. Recentemente è stato introdotto, e concesso dal SSN, l’uso a dosaggio elevato (8 g/giorno per vari mesi) del valaciclovir, che si è dimostrato attivo, mediante studi sperimentali e clinici oltre che da studi randomizzati su animali, sugli α-herpesvirus ma non sul CMV.

Nei soggetti adulti, acquisita spesso dalla partner gestante o da figli con infezione congenita o trasmessa all’asilo, l’infezione primaria da CMV può causare febbre modica, malessere, astenia e lieve aumento delle transaminasi, per cui non necessita una terapia antivirale con valganciclovir, tranne casi particolari.

Curriculum Vitae

Aree scientifiche di preminente interesse

Specializzazioni

Referee per le seguenti riviste scientifiche internazionali

Contatti

Consulenza

A causa della carenza di tempo disponibile, si prega di limitare le richieste a non più di 15 righe.